Internazionale
«Così prepariamo la strada per il prossimo jihad»
Stato islamico e foreign fighters Intervista a Bernard De Vos, delegato ai diritti dell’infanzia della Federazione Wallonie-Bruxelles: «Necessario che i figli e le madri siano riportati in Belgio. Il rischio è di far crescere questi bambini in delle situazione deplorevoli. Non possiamo esporli a ulteriori situazioni di radicalizzazione»
Un gruppo di donne dopo la liberazione di Baghouz – Afp
Stato islamico e foreign fighters Intervista a Bernard De Vos, delegato ai diritti dell’infanzia della Federazione Wallonie-Bruxelles: «Necessario che i figli e le madri siano riportati in Belgio. Il rischio è di far crescere questi bambini in delle situazione deplorevoli. Non possiamo esporli a ulteriori situazioni di radicalizzazione»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 22 maggio 2019
Gabriele AnnicchiaricoBRUXELLES
Favorire il rientro delle madri e dei minori attraverso le vie legali: è il messaggio di Bernard De Vos, delegato ai diritti dell’infanzia della Federazione Wallonie-Bruxelles (una delle sette istituzioni che compongono lo Stato federale del Belgio). Lo scopo è sottrarre i minori a ulteriori rischi per la propria vita e, non da meno, di radicalizzazione, preparando così la strada per il prossimo jihad. Quali sono le cifre del fenomeno? La situazione non è chiara, le autorità belghe parlano di 150 minori. La cosa che mi preme sottolineare è che questi minori non rappresentano nessun pericolo, ma che al contrario...