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Cover, l’erba del vicino è meglio

Cover, l’erba del vicino è meglioJoe Cocker

Storie/Venti canzoni che hanno reso famosi solisti e rock band, dagli anni ’60 a oggi Gruppi e cantanti che, nonostante lunghe e apprezzate carriere, devono il successo a brani altrui. Ecco i rifacimenti più eclatanti. Ripensando a Beatles, Cohen, Pete Seeger, Otis Redding, Nick Lowe. Senza di loro molti colleghi non sarebbero mai andati in classifica

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 26 aprile 2014
Nella storia del rock e del pop quasi sempre i gruppi (e i singoli) si scrivono le proprie canzoni, costruendo pezzo per pezzo, album dopo album, un repertorio durevole, che, solo a successo raggiunto, aggiunge, qui e là, come ciliegine sulla torta, una o più cover, dal vivo o in studio: è la dimostrazione di un talento in grado di spaziare in altri generi o di «saperci fare» come i jazzisti, i cui songbook risultano da sempre immensi serbatoi di brani altrui, con standard celebri (e celebrati), quasi evergreen coverizzatissimi. La cover, nel pop e nel rock, può inoltre diventare...

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