Italia

Cozza (Medici Cgil): «Sanità a pezzi, si cura chi può»

Cozza (Medici Cgil): «Sanità a pezzi, si cura chi può»Medici – Sintesi Visiva

Rapporto Osservasalute 2015 Intervista a Massimo Cozza, segretario nazionale della Funzione Pubblica-Cgil Medici: «Inaccettabile pensare di curarsi meglio in base alla città o alla regione in cui si vive». Gran parte dei tagli alla spesa sanitaria deriva dal blocco delle assunzioni e dall’aumento del precariato. Dal 2009 persi 5 mila medici. "In italia bisogna difendere il diritto a non pagare il pronto soccorso con la carta di credito"

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 27 aprile 2016
«Una sanità a pezzi. A pezzi perché ci sono ventuno sanità regionali e si viene curati meglio a seconda della città in cui si vive». Per Massimo Cozza, segretario nazionale della Funzione pubblica-Cgil Medici, è l’immagine della sanità italiana che emerge dal rapporto OsservaSalute reso noto ieri. «C’è bisogno di riprendere una politica sanitaria forte e uniforme sul territorio nazionale. È l’unico rimedio per contrastare il fenomeno della migrazione sanitaria da Sud al Nord». Massimo Cozza, segretario Fp Cgil medici Avevamo il sistema sanitario tra i migliori al mondo. Oggi è solo un ricordo? Il servizio pubblico resiste ancora ed...

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