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Crali: l’aereo della pittura, destinazione metafisica

Crali: l’aereo della pittura, destinazione metafisicaTullio Crali, "Motore in panne", 1931, tempera

A Londra, Estorick Collection, "Tullio Crali. A Futurist Life", a cura di Christopher Adams e Barbara Martorelli Tullio Crali fece dell’epigonalità futurista una sfida al cielo, dall’aeropittura all’«arte orbitale». Movimentista di regime, dopo il crollo del regime continuò a lungo e riscoprì la natura

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 16 febbraio 2020
Caduta nell’infinito è una delle tele più tarde di Tullio Crali, dipinta nel 1987, a settantasette anni: un corpo di donna si trasfigura in una nuvola che lo scompone e l’avvolge, mettendone in rilievo, in piena luce, i particolari, come nella contorsione di un feto rannicchiato o di un esperimento cubista. La tela attrae e disturba, perché i particolari (l’ombelico al centro, un ginocchio, un seno e la bocca a ruotargli intorno) sono tutti rivolti alla seduzione, ma la fisicità è come negata, trasposta in una dimensione lirica e circonfusa da un’aura onirica. Sintetizzando il percorso di una vita, Crali...

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