Alias Domenica
Creatività come morale, una Milano in stile Cesare Colombo
Una mostra al Castello Sforzesco Pragmatismo, impegno civico e un costante esercizio di antiretorica: è la Milano piena di pudore e dai colori smorzati «di» Cesare Colombo, il fotografo e animatore culturale cui il Castello Sforzesco dedica una retrospettiva, a cura di Silvia Paoli
Cesare Colombo, “Gli ultimi fattorini”, via Montenapoleone, 1957, Milano, Civico Archivio Fotografico © Cesare Colombo
Una mostra al Castello Sforzesco Pragmatismo, impegno civico e un costante esercizio di antiretorica: è la Milano piena di pudore e dai colori smorzati «di» Cesare Colombo, il fotografo e animatore culturale cui il Castello Sforzesco dedica una retrospettiva, a cura di Silvia Paoli
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 luglio 2020
Una Milano piena di pudore, dall’aria nebbiosa e dai colori smorzati. Una Milano dove le persone non hanno tempo né testa per mettersi in posa, ma camminano rapide su quei selciati perennemente umidi. Comincia così la bella mostra che il Castello Sforzesco ha voluto dedicare a Cesare Colombo, fotografo e testimone devoto e puntuale di un’altra Milano possibile. Sono immagini precocemente a colori, scattate nel 1956, dove il colore è usato non come espediente spettacolare ma come strumento per calarsi nell’aria della città. «Il colore può essere usato come un elemento ulteriore di informazione senza che diventi orpello o una...