Economia

Crediti deteriorati, Italia (e banchieri) contro tutti

Crediti deteriorati, Italia (e banchieri) contro tuttiIl presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani

Credit crack All'Ecofin solo l'italiano Pier Carlo Padoan critica le nuove misure della vigilanza bancaria europea sulle sofferenze. Aiutato da Antonio Tajani e dal Ppe. Mentre Mario Draghi, di fronte alle critiche (anche dei banchieri continentali), replica: "Il problema non è risolto, ed è il più importante da affrontare". Difendendo la vigilanza di Daniéle Nouy, che avverte: "Le banche devono smettere di negare la realtà".

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 8 novembre 2017
Se la partita sui 795 miliardi di crediti deteriorati nell’Ue è ancora agli inizi, per certo sta vedendo l’Italia, che ne detiene 172, sola (o quasi) contro tutti. E’ quanto emerge dall’Ecofin a Bruxelles e dal Forum sulla vigilanza bancaria della Bce a Francoforte. Mentre sull’argomento, caldissimo, va segnalato l’attivismo “pro patria” di Antonio Tajani, presidente forzista dell’Europarlamento in quota Ppe, che attende per oggi la risposta dei servizi legali di Strasburgo sui presunti limiti dell’attività normativa della vigilanza della Bce sui “non performing loans”. Mentre domani, non a caso, la commissione affari economici dei popolari europei ascolterà proprio Daniéle...

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