Alias Domenica
Crippa, gioia di ghirigori e altri argomenti
A Milano, Casa Museo Boschi Di Stefano, "Roberto Crippa nella Collezione Boschi Di Stefano", a cura di Chiara Fabi e Roberta Sara Gnagnetti La mostra antologica "dalla" raccolta dei coniugi milanesi dà modo di ripensare l’opera nella sua complessità, fuori dalla vulgata spazialista
Roberto Crippa, "Spirali", Milano, Casa museo Boschi Di Stefano
A Milano, Casa Museo Boschi Di Stefano, "Roberto Crippa nella Collezione Boschi Di Stefano", a cura di Chiara Fabi e Roberta Sara Gnagnetti La mostra antologica "dalla" raccolta dei coniugi milanesi dà modo di ripensare l’opera nella sua complessità, fuori dalla vulgata spazialista
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 17 luglio 2022
Luca Pietro NicolettiMilano
Roberto Crippa, 1955, in una fotografia di Paolo Monti Fra i molti quadri di Roberto Crippa (1921-’72) acquistati da Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, ve ne sono due del 1955: raffigurano due tori di profilo, con un occhio trasformato in un bersaglio e le zampe a stecco, ricoperti da una aggrovigliata matassa di segni neri su una superficie in parte ricoperta a cera. Sono un evidente calco picassiano, effetto probabilmente della grande mostra milanese del 1953, ma non li si deve intendere come un cimento giovanile. A quella data, infatti, Crippa aveva trentaquattro anni e da quando ne aveva...