Visioni
Crisi, divorzi, dispetti del cuore
Al cinema Le scatole cinesi di Cédric Klapish nel film «Rompicapo a New York»
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Al cinema Le scatole cinesi di Cédric Klapish nel film «Rompicapo a New York»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 12 giugno 2014
Fra i registi francesi, Cédric Klapisch si colloca in un’aerea post-Lelouch dove le ambizioni autoriali riescono sempre a dialogare agevolmente con le esigenze del botteghino. Un cinema alto-borghese per vocazione, caratterizzato da piccole ossessioni formali ricorrenti, tic tematici e un certo gusto per i cast ampi, nei quali l’interazione fra gli interpreti possa fluire con verve classicamente boulevardier, nonostante la sua collocazione generazionale lo voglia cantore d’inquietudini e spostamenti. Quando funziona, dunque, il cinema di Klapisch risulta gradevole e frizzante e persino le sue ambizioni, calibrate nella modestia di manierismi non troppo ingombranti, riescono a farsi accogliere come parte integrante...