Cultura

Crispr, una «materia» molto incandescente

Crispr, una «materia» molto incandescente

Scienza Il Nobel per la chimica guarda alle modificazioni genetiche. La battaglia legale per il brevetto è ancora in corso e le implicazioni bioetiche incerte

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 8 ottobre 2020
Premiando Doudna e Charpentier per la scoperta di Crispr, il comitato Nobel è intervenuto in una materia incandescente. Da tempo è in corso una durissima battaglia legale tra le scienziate e altri due ricercatori, i «bostoniani» Feng Zhang (Broad Institute) e George Church (Harvard University), su chi possa considerarsi l’inventore della modifica genetica. L’ufficio brevetti statunitense finora ha dato ragione a Zhang e Church: sono loro che nel 2013 hanno intuito per primi come applicare nelle cellule di piante, animali e esseri umani il meccanismo Crispr scoperto da Doudna e Charpentier l’anno precedente. LA SCELTA del premio Nobel sembra dunque...

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