Internazionale
Cristiani, fuga dal Sinai
Egitto Sette omicidi e un video minaccioso dell'Isis spingono i copti ad abbandonare el Arish e le zone controllate dagli uomini del Califfato. Il regime di Abdel Fattah al Sisi appare impotente
L'arrivo a Ismailiyya di cristiani copti fuggiti da el Arish – Reuters
Egitto Sette omicidi e un video minaccioso dell'Isis spingono i copti ad abbandonare el Arish e le zone controllate dagli uomini del Califfato. Il regime di Abdel Fattah al Sisi appare impotente
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 1 marzo 2017
Nabila Fawzi parla con un filo di voce davanti alla telecamera della tv satellitare Sat 7. «Era notte, stavamo per addormentarci quando all’improvviso qualcuno ha bussato con violenza alla porta di casa. Mio figlio ha aperto e gli hanno sparato subito alla testa, dopo qualche secondo hanno ucciso mio marito. Ho urlato perché li avete uccisi? Sono usciti senza dire una parola». Il racconto di Nabila Fawzi, 66 anni, di el Arish, è uno dei più drammatici fatti dalle molte centinaia di cristiani in fuga dal penisola del Sinai sotto la minaccia dell’Isis. Vanno verso quattro governatorati: Ismailia, Qalybiya, Assiout...