Politica

Crocetta: «Facciamo tre leggi, poi si può votare»

Crocetta: «Facciamo tre leggi, poi si può votare»Rosario Crocetta, governatore della Sicilia

Intervista L’offerta di Rosario Crocetta ai suoi avversari: abolizione delle province, acqua pubblica e un intervento per i poveri, «si può fare in un mese, poi concordiamo la fine della legislatura». Il presidente della Sicilia annuncia che querelerà l’Espresso, vuole una commissione d’indagine e attacca: «Non posso farmi da parte di fronte a una macchinazione di queste proporzioni, su di me la mafia ha lanciato una fatwa spiegando che prima di uccidermi bisognava distruggere la mia immagine pubblica». «Quel giornalista conoscitore dei servizi già in passato mi ha accusato falsamente»

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 21 luglio 2015
«Ora sto un po’ meglio, ora che comincia a uscire fuori la verità dei fatti». Rosario Crocetta è tornato nel suo ufficio, al suo posto di governatore della Sicilia. Presidente, vuole restare? A me di restare o no non interessa nulla. Il potere non mi interessa. Ma, prima cosa, non posso farmi da parte di fronte a una macchinazione di queste proporzioni. Seconda, la situazione della Sicilia merita un atto di responsabilità per mettere a posto i conti, fare due-tre riforme necessarie. Dopodiché insieme alla maggioranza e al parlamento siciliano verificherò se può andare avanti la legislatura oppure si deve...

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