Politica
Crocetta pronto a mollare: «Ma ho sempre difeso Lucia»
Sicilia Al ricordo della strage le dure parole di Manfredi Borsellino.Il governatore: «Non morirò come una merda». Alfano: «Se un’altra procura ha le intercettazioni le tiri fuori»
L'abbraccio fra Manfredi Borsellino e il presidente Mattarella ieri a Palermo nel corso della commemorazione della strage di via D'Amelio
Sicilia Al ricordo della strage le dure parole di Manfredi Borsellino.Il governatore: «Non morirò come una merda». Alfano: «Se un’altra procura ha le intercettazioni le tiri fuori»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 19 luglio 2015
La nebbia sulle intercettazioni fantasma non si dirada, ma la vicenda siciliana precipita verso un finale. Il governatore Crocetta, da tre giorni trincerato in solitudine per decidere se mollare o andare avanti, ieri è crollato e ha aperto le dighe. È successo dopo la cerimonia di commemorazione della strage di via D’Amelio, che si è svolta ieri mattina nell’aula magna del palazzo di Giustizia di Palermo. Dove la famiglia Borsellino ha fatto sapere di non gradire la presenza del governatore. E dove Manfredi, il figlio del giudice ucciso dalla mafia, ha usato toni duri e dolorosi parlando della sorella ex...