Cuba e l’ontologia dell’escasez
Internazionale

Cuba e l’ontologia dell’escasez

Un murale a L'Avana – Frédéric Soltan/Corbis via Getty Images

Antropologia L’irruzione della bellezza come forza sociale trasformativa nella lotta contro il bloqueo, nelle file che non finiscono mai e nella scarsità di beni di prima necessità e non solo

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 8 gennaio 2023
Cuba è entrata in quel mondo della Rete che fino al 2020 veniva soltanto agognato connettendosi attraverso schedine ricaricabili in luoghi istituzionalizzati, uno tra essi il parco Coppelia al Vedado, reso celebre dal film di Gutiérrez Alea Fragole e Cioccolato o nelle hall dell’Hotel Inglaterra, vicino al Teatro Alicia Alonso. La Rete è una nuova piattaforma di socialità dove si reinventano le figure di quei socios e amigas che servono a resolver di fronte a una condizione di escasez (scarsezza) sempre più drammatica. Alla lenta ripresa del turismo dopo la pandemia si è aggiunta nel 2022 una serie di catastrofi. All’incendio...

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