Italia
Cucchi, il generale Tomasone sotto torchio al processo bis
Roma La testimonianza dell’allora comandante provinciale dell’Arma diventa un caso. Il pm Musarò deposita una nota in cui il generale anticipava di sei mesi le conclusioni a cui dovevano arrivare i periti legali, non ancora nominati. Perizie poi risultate errate.
Il generale Vittorio Tomasone durante l’udienza di ieri del processo bis ai cinque carabinieri per la morte di Stefano Cucchi – Ansa
Roma La testimonianza dell’allora comandante provinciale dell’Arma diventa un caso. Il pm Musarò deposita una nota in cui il generale anticipava di sei mesi le conclusioni a cui dovevano arrivare i periti legali, non ancora nominati. Perizie poi risultate errate.
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 28 febbraio 2019
È un faldone alto venti centimetri, quello dal quale il pm Giovanni Musarò estrae uno dei documenti più significativi che ha appena depositato alla prima Corte d’Assise di Roma, dove si svolge il processo bis per la morte di Stefano Cucchi, inerenti l’indagine integrativa sul depistaggio. «In atti interni dell’Arma dei carabinieri che risalgono al periodo compreso tra l’ottobre e l’inizio novembre del 2009 compaiono già le conclusioni a cui sarebbero giunti i medici legali nominati dalla Procura sei mesi dopo e che indicavano come responsabili del decesso solo i medici», scandisce il magistrato che, malgrado la sua lunga esperienza...