Cultura

Cullandosi nella coda di una cometa

Cullandosi nella coda di una cometaHokusai (1834), Peonies and Canary / WikiCommons

RYOKO SEKIGUCHI Una intervista con l’autrice giapponese sul suo «Nagori» (Einaudi). «Il titolo del mio libro significa una specie di saudade, malinconia o nostalgia per ciò che abbiamo perso. Nel caso delle stagioni, la perdita non è definitiva. Si osserva una ciclicità ma niente si ripete uguale. Lo spazio intermedio tra "il prima" e "il dopo" non racconta solo l’avvicendarsi del tempo ma anche le nostre vite, ciò che assimiliamo, come il cibo o ciò da cui ci separiamo»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 luglio 2022
«Nagori» in giapponese significa, come riporta il sottotitolo del libro, la nostalgia della stagione che ci ha appena lasciato. Ryoko Sekiguchi, in Nagori (pp. 104, euro 15) spiega che l’etimologia del termine risale a «nami-nokori», che significa «traccia delle onde» e indica l’impronta che lasciano le vagues dopo essersi ritirate dalla battigia. Ma non solo il mare ha a che fare con nagori, anche la neve, quando persiste dopo l’inverno o cade in primavera. Pure la luna può essere in nagori, quando la sua faccia perlescente si intravede ancora all’alba. Nel testo, edito da Einaudi (recensito su Alias Domenica da...

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