Cultura
«Culturabond», il rischio della privatizzazione
Beni culturali La strada giusta è una riforma strutturale del settore. L’ipotetico Fondo consentirebbe a grossi investitori di speculare sul nostro patrimonio
Via dei Fori imperiali e il Colosseo – foto di Elio Castoria
Beni culturali La strada giusta è una riforma strutturale del settore. L’ipotetico Fondo consentirebbe a grossi investitori di speculare sul nostro patrimonio
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 4 aprile 2020
Nel luglio del 2011, in piena crisi economica greca, i ministri della finanza della zona euro si riunirono a Bruxelles per varare un piano di salvataggio che «ammorbidisse» le condizioni del Fondo Salva Stati (Efsf). In quell’occasione, l’allora governo di centrodestra della Finlandia chiese alla Grecia garanzie in beni dello Stato, osando persino immaginare un’ipoteca sul Partenone, monumento simbolo della civiltà ellenica e, non secondariamente, dell’Europa. UNA PROPOSTA SIMILE è stata avanzata lo scorso 28 marzo dal senatore Luigi Zanda (Pd), il quale – intervistato dal quotidiano La Repubblica a proposito degli scenari post pandemia – ha affermato che, per...