Commenti

Curare l’individuo senza curarsi del Mondo

Coronavirus La medicina delinea così la dinamica dei processi, dei morbi, ma rinuncia ad abitarli: questo è il ruolo della politica

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 27 febbraio 2020
Chi scrive ha avuto la ventura di affrontare, da medico, epidemie come l’ebola e l’HIV nei luoghi in cui sono nate, quell’Africa in cui il morbillo è ancora il morbo più letale nell’infanzia, anche se esiste da molto tempo un vaccino che, però, la povertà rende indisponibile. E riprendendo alcuni temi proposti dall’editoriale di Tommaso Di Francesco di martedì, è evidente che la malattia, il “patologico”, contrapposto al “normale”, al sano, ma soprattutto il continuo passaggio tra i due stati, sono categorie e definizioni che l’attuale emergenza coronavirus ripropone con forza, anche alla luce della subordinazione del pensiero scientifico al...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi