Italia
Cutro, Zahra Barati: «Promesse a vuoto: la mia famiglia attende ancora di piangere sulla tomba di Sajad»
A un anno dalla tragedia Intervista alla sorella del ventenne, tra le vittime del naufragio: «Il governo ci ha chiesto la lista di chi volevamo far arrivare in Europa. Nessuno ci ha fatto sapere nulla. Perché i nostro parenti non sono stati soccorsi?»
Il cimitero di Cutro dove si trovano sepolte alcune vittime della strage foto Ansa
A un anno dalla tragedia Intervista alla sorella del ventenne, tra le vittime del naufragio: «Il governo ci ha chiesto la lista di chi volevamo far arrivare in Europa. Nessuno ci ha fatto sapere nulla. Perché i nostro parenti non sono stati soccorsi?»
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 25 febbraio 2024
Lidia Ginestra GiuffridaCROTONE
Zahra Barati cammina dentro il palazzetto dello sport di Crotone in punta di piedi, lo spazio vuoto un anno fa era la camera ardente per i corpi senza vita restituiti dal mare sulla spiaggia di Cutro. Anche quello di Sajad Barati, ventitreenne afgano, fratello di Zahari. Sapevi che si era imbarcato? Come hai scoperto la sua morte? Quando è arrivato in Turchia, Sajad ci ha fatto sapere il giorno e l’ora in cui sarebbe partito da Izmir. Il 25 febbraio la persona che faceva da intermediario tra le famiglie e chi conduceva la barca ci ha avvisati che in poche...