Cybercrime e sorvegliati globali
Telecamere di sorveglianza – foto Ap
Internazionale

Cybercrime e sorvegliati globali

Entro metà agosto l’Onu approverà il trattato contro i crimini digitali, ma i criminali c’entrano poco: obblighi securitari, diritti facoltativi, dati personali a disposizione degli Stati e delle polizie
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 7 agosto 2024
Quando i cyber-criminali diventano solo un pretesto. Quando tre anni di discussioni, di negoziati, di “sessioni riservate” saranno servite solo a firmare un trattato che non ha più nulla a che fare con lo scopo dichiarato ma che ora disegna un futuro orwelliano. Per il mondo, per tutto il mondo. Nel drammatico silenzio di tanti, non di tutti ma di troppi. Si parla del Cybercrime Treaty dell’Onu, la convenzione globale che, al termine dell’ennesima sessione al Palazzo di Vetro di New York, dovrebbe essere approvato entro la prima metà di agosto. Ci sarebbe ancora tempo per bloccarlo, almeno modificarlo ma...

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