Alias Domenica
Czapski, gli occhi feriti di uno dei giusti
Józef Czapski, editoria Francia: "Terre Inhumaine", la biografia di Eric Karpeles, un volume di studi collettanei I drammi del Novecento si condensano nella sua scrittura e nelle sue tele (i colori come escrescenze umorali). Un artista, Giuseppe Caccavale, rievoca l’artista polacco che amava Proust
Józef Czapski, "Autoritratto con lampadina", part., 1958
Józef Czapski, editoria Francia: "Terre Inhumaine", la biografia di Eric Karpeles, un volume di studi collettanei I drammi del Novecento si condensano nella sua scrittura e nelle sue tele (i colori come escrescenze umorali). Un artista, Giuseppe Caccavale, rievoca l’artista polacco che amava Proust
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 15 gennaio 2023
Józef Czapski, “Al telefono”, 1982 Ho conosciuto l’opera di Józef Czapski grazie al poeta polacco Adam Zagajewski: in un suo scritto ne parla come uno dei giusti. Józef Czapski è nato nel 1896 a Praga nella famiglia aristocratica polacca dei Conti Hutten-Czapski. È morto a Maisons-Laffitte, fuori Parigi, nel 1993. Possiamo dire che tutte le ferite del Novecento hanno trovato in lui il testimone di cui il «continuare a vivere» è vivere nella gioia, prendendo a prestito parole di Simone Weil, la cui opera accompagnerà Czapski tutta la vita, insieme a quella di Marcel Proust. Infanzia vissuta tra Minsk e...