Internazionale
Da città internazionale a città occupata
Gerusalemme L'ovest annesso illegalmente da Israele nel 1948, l'est nel 1967, per Tel Aviv è la propria capitale dal 1980 in violazione del diritto internazionale. Oltre 300mila i palestinesi, apolidi e residenti permanenti, un limbo politico che ne mette in pericolo l'esistenza
La Spianata delle Moschee a Gerusalemme – Reuters
Gerusalemme L'ovest annesso illegalmente da Israele nel 1948, l'est nel 1967, per Tel Aviv è la propria capitale dal 1980 in violazione del diritto internazionale. Oltre 300mila i palestinesi, apolidi e residenti permanenti, un limbo politico che ne mette in pericolo l'esistenza
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 7 dicembre 2017
Gerusalemme resta, insieme al diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi, uno dei cuori della questione palestinese. Tanto più negli ultimi decenni quando più radicali si sono fatte le politiche israeliane di de-palestinizzazione della Città Santa. Cancellazione dell’identità musulmana e cristiana, della sua natura araba, di spossessamento fisico di terre e quartieri. Eppure Gerusalemme è città internazionale secondo quanto previsto 70 anni fa dal piano di partizione delle Nazioni Unite, che divise la Palestina storica in uno Stato ebraico e uno arabo. La Città Santa doveva cadere sotto il controllo e la sovranità internazionale, città aperta al mondo. L’anno dopo, nel...