Visioni
Da Collodi ai Macchiaioli, «una storia con mille letture»
Incontri Matteo Garrone racconta il suo «Pinocchio», che sogna di girare da quando aveva sei anni
Matteo Garrone sul set con Federico Ielapi e Alessio Di Domenicantonio
Incontri Matteo Garrone racconta il suo «Pinocchio», che sogna di girare da quando aveva sei anni
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 13 dicembre 2019
Giovanna BrancaROMA
Il fascino di Pinocchio è di essere «una storia che può essere letta in mille modi diversi», dice Matteo Garrone: «Come una grande storia d’amore tra un padre e un figlio, come quella di un bambino che rifugge dall’ordine, debole nei confronti delle tentazioni…». Per raccontarla, spiega ancora il regista che dice di sognare questo progetto da quando aveva sei anni, «sono partito proprio dalle origini». E cioè naturalmente il libro di Carlo Collodi, e «da un punto di vista figurativo è stato fondamentale il lavoro di Enrico Mazzanti, che ha fatto le illustrazioni della prima edizione di Pinocchio lavorando...