Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 2 settembre 2022
Circondati, assediati da immagini noi le recepiamo in maniera frontale, una via l’altra. Esse ci hanno già occupato la mente prima che noi si sia potuto elaborare un loro senso. È tale, nel corso di una giornata, l’erogazione costante di ogni sorta di immagini (pubblicitarie, televisive, fotografiche, documentarie eccetera) che noi vi entriamo in contatto con passiva accettazione: ne siamo invasi: esse scendono su di noi e si sovrappongono, ci coprono, ci farciscono, ci costipano. Le immagini si susseguono come autosufficienti, non richiedono interpretazione, ma, proliferando, inducono alla accumulazione che alimenta una nostra dipendenza inerte e ci dispongono ad accettare...