Alias Domenica

Da Kipking a Nietzsche, il caso delle traduzioni nell’editoria italiana

Da Kipking a Nietzsche, il caso delle traduzioni nell’editoria italianaMario Sironi, studio per illustrazione, 1926 ca.

Fascismo e cultura Tre libri scavano, da vari punti di vista, un tema trascurato dalla tradizione alta degli studi letterari. Ne sono autori Christopher Rundle (per Carocci), Anna Ferrando e altri (da Franco Angeli)

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 10 novembre 2019
Spesso Gramsci ci azzeccava davvero. Soprattutto quando scriveva della sua amata letteratura. Lo fece per esempio in uno degli ultimi Quaderni del carcere, forse steso in clinica a Formia: «Che cosa significa il fatto che il popolo italiano legga di preferenza gli scrittori stranieri? Significa che esso subisce l’egemonia intellettuale e morale degli intellettuali stranieri, che esso si sente legato più agli intellettuali stranieri che a quelli “paesani”, cioè che non esiste nel paese un blocco nazionale intellettuale e morale, né gerarchico e tanto meno egualitario. Gli intellettuali non escono dal popolo». È uno scritto probabilmente del 1934 e fa...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi