Cultura

Da Maria Callas alla «furia inventiva» di un fuoriclasse

Da Maria Callas alla «furia inventiva» di un fuoriclasseMaria Callas nella «Norma» a Epidauro

Musica Una mente libera, capace di anticipare gli umori e le mode del momento ma anche, restando fedele al suo rigore estetico, di cambiare radicalmente e con sorpresa la rotta

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 marzo 2020
Tra le pagine che Alberto Arbasino ha dedicato a Maria Callas negli anni in cui ha potuto vederla in palcoscenico o in successive reminiscenze, resta ineguagliato il racconto delle mitiche, turbolente rappresentazioni di Norma al teatro antico di Epidauro nel 1960. Narrazione famosissima, migrata dall’intreccio di Fratelli d’Italia poi alla raccolta Grazie per le magnifiche rose (1965, Feltrinelli, già all’epoca presentato come «forse il più vasto repertorio esistente di spettacoli in tutto il mondo») e resuscitato in altre occasioni. APPUNTO RACCONTO MAGICO, perfino stregonesco, come l’autore denuncia da subito nel descrivere l’improvviso, fortunale che impedì la prima rappresentazione e il...

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