Politica
Da Telemilano 58 a «imperatore» dell’immaginario
Schermi & potere L’ascesa spericolata del tycoon barzellettiere: un’avventura terrena tra politica, editoria e tv, divenute tutte sue esclusive proprietà. Primo populista moderno, comprese che i vecchi riti partitici erano sulla via del tramonto: mutò approcci e linguaggi in base ai desideri delle parti meno socializzate del paese
Silvio Berlusconi davanti al video-wall dei suoi canali Mediaset – Getty Images
Schermi & potere L’ascesa spericolata del tycoon barzellettiere: un’avventura terrena tra politica, editoria e tv, divenute tutte sue esclusive proprietà. Primo populista moderno, comprese che i vecchi riti partitici erano sulla via del tramonto: mutò approcci e linguaggi in base ai desideri delle parti meno socializzate del paese
Pubblicato più di un anno faEdizione del 13 giugno 2023
È impossibile parlare del patron di Arcore senza raccontarne la spericolata ascesa nel mondo televisivo. In principio fu un’emittente via cavo, legato a un complesso abitativo costruito dall’imprenditore Berlusconi, che comprese al volo come – dopo la sentenza n. 202 del 1976 della Corte costituzionale liberalizzatrice del settore in ambito locale – si fosse aperto un parziale vuoto normativo in cui infilarsi. SI CHIAMAVA TELEMILANO 58, presto divenuta televisione diffusa sulle onde hertziane, contribuendo ad aprire un Far West mai davvero regolato. Anzi. La legge n.10 del 1985 convertì i decreti varati ad personam (inaugurando un metodo) da Bettino Craxi...