Italia
Da Trento a Bologna, storia degli attentati sui treni italiani
Trent'anni di sangue 1967-1984: la strategia della tensione corre sui binari, poi nel ’93 da Capaci inizia l’offensiva stragista di Cosa nostra contro lo stato
2 agosto 1980, strage alla stazione di Bologna – Paolo Ferrari /Agi
Trent'anni di sangue 1967-1984: la strategia della tensione corre sui binari, poi nel ’93 da Capaci inizia l’offensiva stragista di Cosa nostra contro lo stato
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 2 agosto 2019
«Attentati a uffici, magazzini, cinema, linee ferroviarie. L’opinione pubblica, sempre scontenta e avida di tranquillità, si sarebbe indignata e avrebbe invocato l’ordine senza curarsi da quale parte sarebbe venuto». A parlare in questo modo era Pino Rauti, il giovane leader della corrente evoliana, nel corso di una riunione interna dell’Msi, a Roma, negli anni Cinquanta. A riportare le sue parole fu Giulio Salierno, all’epoca dirigente giovanile della sezione di Colle Oppio, nella sua Autobiografia di un picchiatore fascista (Einaudi, 1976). Certo è che a partire dagli anni Sessanta i treni e le linee ferroviarie furono oggetto di un’infinità di attentati...