Cultura
Da Trieste a Giaffa, cronache in bilico tra testimonianza e contemplazione
Memoir «Quaderno d’Israele», di Giorgio Voghera per le edizioni di Storia e Letteratura. Essendosi sempre ispirato a un ideale cosmopolita, l’autore non poté riconoscersi nell’acceso nazionalismo ebraico professato da tanti suoi connazionali
Un'immagine d'epoca di Jaffa
Memoir «Quaderno d’Israele», di Giorgio Voghera per le edizioni di Storia e Letteratura. Essendosi sempre ispirato a un ideale cosmopolita, l’autore non poté riconoscersi nell’acceso nazionalismo ebraico professato da tanti suoi connazionali
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 17 dicembre 2021
Pubblicato da Scheiwiller nel 1967 e ridato recentemente alle stampe dalle Edizioni di Storia e Letteratura (pp. 132, euro 18,00), il Quaderno d’Israele di Giorgio Voghera (1908-1999) costituisce a tutt’oggi un testo tanto pregevole quanto stimolante. Pregevole per la qualità della sua prosa, che si caratterizza per la concisione e l’incisività, la rapidità del ritmo, la ricchezza del lessico nonché per la varietà dei registri espressivi; stimolante in quanto vi è descritta un’esperienza che si è rivelata – nell’ambito della memorialistica ebraica-italiana del secolo scorso – un vero e proprio unicum: una vicenda umana e politica la cui complessità appare...