Edoarda Emilia Maino, detta Dadamaino – Donata Pizzi
Alias Domenica
Dadamaino, matematiche interiori della scontrosa in ricerca
A Gallarate, Maga Le sue «bandiere di un nuovo mondo» (Piero Manzoni) implicano una radicalità laboriosissima, scevra da compromessi, il cui primo atto, nel ’59, si allineava a Fontana. A cura di Flaminio Gualdoni
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 31 marzo 2024
Giuseppe Frangi GALLARATE
«I suoi quadri sono bandiere di un nuovo mondo, sono un nuovo significato: non si accontentano di “dire diversamente”: dicono nuove cose». Così nel maggio 1961 Piero Manzoni scriveva delle opere di Eduarda Maino, detta Dada. L’artista, conosciuta tre anni prima, esponeva alla Galleria del gruppo N di Padova i suoi nuovi Volumi a moduli sfasati, fogli di rhodoid pazientemente fustellati a mano, sovrapposti l’uno all’altro con lievi sfasature. Il montaggio è di una precisione a orologeria, frutto di un processo laboriosissimo che fa vibrare la superficie senza far ricorso a mezzi pittorici. Nel 1976, proprio con uno di questi...