Italia
Dagli «irregolari» ai richiedenti asilo, la nuova geografia della detenzione
«Trattenuti» Lo studio di Action Aid e Uni Bari mostra la nascita di un circuito di privazione della libertà personale parallelo ai Cpr: serve a rinchiudere chi chiede protezione
Hotspot di Pozzallo – Francesco Ruta /Ansa
«Trattenuti» Lo studio di Action Aid e Uni Bari mostra la nascita di un circuito di privazione della libertà personale parallelo ai Cpr: serve a rinchiudere chi chiede protezione
Pubblicato 27 giorni faEdizione del 26 ottobre 2024
Prima rinchiusero i migranti che consideravano «irregolari», poi vennero a prendere i richiedenti asilo. Sempre di più. È questa la principale direttrice di cambiamento del sistema italiano di detenzione amministrativa, quello riservato a chi non ha commesso reati. Sistema che doveva restare un’eccezione e invece guadagna spazio, estendendosi a nuove categorie di persone e differenziandosi al suo interno. Di «nuova geografia della detenzione» parla Trattenuti, rapporto curato da Action Aid e Uni Bari. Uno studio sistematico che copre gli anni dal 2014 al 2023 e si basa sulle informazioni contenute nelle (poche) fonti pubbliche ufficiali e sui dati ottenuti con...