Internazionale
Dai social alla politica, l’acqua di Fukushima avvelena la Cina
Asia Scontro aperto con il Giappone: restrizioni ai prodotti in arrivo e accuse di crimine globale. Protesta anche l’opposizione in Corea del Sud: «Umiliante inchino a Tokyo»
Tokyo, protesta di fronte all’ufficio del primo ministro contro lo sversamento delle acque della centrale di Fukushima – Ap/Norihiro Haruta
Asia Scontro aperto con il Giappone: restrizioni ai prodotti in arrivo e accuse di crimine globale. Protesta anche l’opposizione in Corea del Sud: «Umiliante inchino a Tokyo»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 26 agosto 2023
Stavolta non è l’acquisto di isole contese, come nell’estate 2012, ma il rilascio di acque di raffreddamento dei reattori di una centrale nucleare. Il risultato, a 11 anni di distanza, è lo stesso: i rapporti tra Cina e Giappone sono ai minimi termini. L’inizio delle operazioni di sversamento delle acque di Fukushima, teatro del disastro causato dal maremoto e tsunami del Tohoku del 2011, non arriva all’improvviso come le acquisizioni giapponesi nelle Senkaku, rivendicate da Pechino con il nome di Diaoyu. Stavolta, politica e opinione pubblica cinese erano già preparate e adeguatamente «riscaldate», tanto da sfociare in un forte riflusso...