Commenti
Dal circo di Pompeo-Trump a quello di Netanyahu
Israele/Palestina Il segretario di Stato Usa è arrivato in Israele con tre obiettivi che riflettono i pericoli della politica trumpiana: alimentare con moderazione le intenzioni di annessione dei territori occupati palestinesi, mantenere la tensione con l’Iran e arginare la penetrazione economica della Cina in Israele. Ma sul fronte annessione ora Washington rallenta
Mike Pompeo con Benjamin Netanyahu in un'immagine di archivio – LaPresse
Israele/Palestina Il segretario di Stato Usa è arrivato in Israele con tre obiettivi che riflettono i pericoli della politica trumpiana: alimentare con moderazione le intenzioni di annessione dei territori occupati palestinesi, mantenere la tensione con l’Iran e arginare la penetrazione economica della Cina in Israele. Ma sul fronte annessione ora Washington rallenta
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 15 maggio 2020
Il segretario di Stato Mike Pompeo ha fatto visita al suo grande amico che nelle prossime ore darà avvio a un nuovo ciclo della cosiddetta «democrazia israeliana». Intanto il presidente Donald Trump inizia – forse – a comprendere i tragici risultati della sua incredibile performance di fronte al virus. Gli oltre 83.000 morti nella pandemia lo lasciano con un solo alleato affidabile per le prossime elezioni: gli evangelici. La preoccupazione elettorale di un presidente statunitense che non sembra distinguersi ormai da un qualunque dittatorello, è pericolosa. L’incredibile Trump che mesi fa definiva la pandemia «una semplice influenza», che in seguito...