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Dal fuoco di Bouazizi ai «gelsomini» senza speranza

tunisiaMohammed Bouazizi ritratto sulla facciata di un palazzo a Sidi Bouzid, Tunisia – Ap

Tunisia 2010-2020 La Rivoluzione non è riuscita a debellare corruzione, nepotismo, lassismo. Le grandi speranze suscitate in dieci anni sembrano evaporate, lasciando spazio alla disillusione. Il paese è in uno stato di stallo dovuto soprattutto alla situazione economica, senza prospettive

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 17 dicembre 2020
Il 17 dicembre del 2010, l’ambulante Mohammed Bouazizi dandosi fuoco incendiò la Tunisia iniziando la Rivoluzione dei gelsomini che con un effetto domino contagiò diversi paesi arabi. Dieci anni dopo più che i successi vediamo le macerie delle rivolte arabe, dalla Libia alla Siria. L’unica eccezione è sempre stata la Tunisia che sembrava aver intrapreso un processo di democratizzazione che, pur irto di ostacoli, avanzava, anche se non è facile passare dalla sudditanza imposta da una dittatura alla cultura democratica. E una rivoluzione ha tempi lunghi. Ma la libertà di espressione e di organizzazione politica non bastano. Invece di una...

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