Internazionale

Dal governo violenza e bugie, la periferia tunisina si ribella

Dal governo violenza e bugie, la periferia tunisina si ribellaZarzis, una delle manifestazioni di protesta dei familiari degli scomparsi in un naufragio lungo le coste tunisine – Yassine Mahjoub/Getty Images

Tunisia Zarzis si infiamma: le vittime di un naufragio seppellite nel cimitero dei senza nome. Aumentano i casi di decessi per mano della polizia: tornano i protagonisti delle rivolte del 2021 a Cité Ettadhamen

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 18 ottobre 2022
Il sud della Tunisia, Cité Ettadhamen e Mornag. Luoghi che ritornano ciclicamente nella pesante crisi economica e sociale che interessa il paese da anni. Luoghi che non sono al centro degli stravolgimenti politici e istituzionali imposti dal presidente della Repubblica Kais Saied il 25 luglio di un anno fa ma che misurano perfettamente l’insofferenza di una popolazione stremata. In queste settimane le periferie e le regioni più emarginate della Tunisia sono tornate a rivendicare i propri diritti. Promettono di farlo ancora nel prossimo futuro: da giorni i cittadini di Zarzis, a pochi chilometri dalla Libia, uno dei più importanti snodi...

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