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Dal neopresidente una lezione al modello Renzi
Camera Per Giorgio Napolitano, che apre la seduta per l’elezione del presidente del Senato, il voto del 4 marzo dimostra «quanto poco avesse convinto l’autoesaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni […]
Camera Per Giorgio Napolitano, che apre la seduta per l’elezione del presidente del Senato, il voto del 4 marzo dimostra «quanto poco avesse convinto l’autoesaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni […]
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 marzo 2018
Per Giorgio Napolitano, che apre la seduta per l’elezione del presidente del Senato, il voto del 4 marzo dimostra «quanto poco avesse convinto l’autoesaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni da Governi e da partiti di maggioranza». A fronte di una realtà segnata da «diseguaglianze, ingiustizie, impoverimenti e arretramenti» nella condizione di vita di «vasti ceti». Non è mancato un duro richiamo al clientelismo e alla corruzione. Una condanna senza appello, magari un po’ tardiva. Ma c’è un punto che Napolitano non coglie: la maggioranza di cui parla non è mai esistita nel paese reale, perché era artificialmente creata dall’incostituzionale...