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Dal nostro reporter inviato speciale nella Storia
Addio ad Angelo Del Boca Non c’è scaffale di libreria in questo Paese dove non si intraveda un suo libro. Come partigiano nell’Oltrepò e nella Val Trebbia fu tra i liberatori d’Italia, un’Italia che poi lui, da storico, liberò dallo stereotipo degli «italiani brava gente» coltivato durante un colonialismo spietato ma che ci ostinavamo a raccontare diverso dagli altri
Angelo Del Boca
Addio ad Angelo Del Boca Non c’è scaffale di libreria in questo Paese dove non si intraveda un suo libro. Come partigiano nell’Oltrepò e nella Val Trebbia fu tra i liberatori d’Italia, un’Italia che poi lui, da storico, liberò dallo stereotipo degli «italiani brava gente» coltivato durante un colonialismo spietato ma che ci ostinavamo a raccontare diverso dagli altri
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 8 luglio 2021
Non c’è scaffale di libreria in questo Paese dove non si intraveda un suo libro. Come partigiano nell’Oltrepò e nella Val Trebbia fu tra i liberatori d’Italia, un’Italia che poi lui, da storico, liberò dallo stereotipo degli «italiani brava gente» coltivato durante un colonialismo spietato ma che ci ostinavamo a raccontare diverso dagli altri. Da inviato speciale del Giorno – diretto da un altro partigiano, Italo Pietra – ci ha lasciato cronache dall’Africa e dall’Asia indimenticabili, come indimenticabili sono i ritratti dei protagonisti di quel Novecento, da Nehru a Gheddafi, che Angelo Del Boca percorse e scandagliò in profondità. È...