Internazionale

Dal reporter Dubois alla famiglia Langone, si allunga la striscia dei rapimenti in Mali

Dal reporter Dubois alla famiglia Langone, si allunga la striscia dei rapimenti in MaliSoldati tedeschi della Bundeswehr inquadrati nella missione Onu in Mali, nella base di Camp Castor a Gao – Ap

Conflitto saheliano Le diverse strategie seguite dal Gruppo di Sostegno all’islam e ai musulmani e dallo Stato Islamico del Gran Sahara. Violenze sui civili da parte di esercito e mercenari, l’Onu non può indagare. In forse il rinnovo della missione Minusma

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 24 maggio 2022
Resta poco chiara la situazione dei tre italiani rapiti lo scorso giovedì nel villaggio di Sincina, nel distretto di Koutiala (sud-est del Mali), vicino al confine con il Burkina Faso. Il Mali è teatro dal 2012 di attacchi compiuti da gruppi jihadisti legati ad Al-Qaeda, con il Gruppo di Sostegno all’islam e ai musulmani (Gsim), e allo Stato Islamico del Gran Sahara (Eigs). Violenze e rapimenti che si sono estesi poi al vicino Burkina Faso e al Niger, causando migliaia di morti tra civili e militari e centinaia di migliaia di sfollati, nonostante il dispiegamento delle forze Onu, francesi, africane...

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