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Dal vagone di coda le periferie inviano segnali

Dal vagone di coda le periferie inviano segnaliIl Maam (Museo dell’altro e dell’altrove di Metropoliz), il terzo museo di arte contemporanea di Roma – LaPresse

Sinistra Accanto al rancore verso il centro-città, le periferie sono attraversate da vita vera, e diventano un riferimento culturale. Bisognerebbe tornarci, e offrire una sponda

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 18 ottobre 2018
Al di là delle contorte definizioni degli specialismi su che cos’è “la periferia” oggi, possiamo affermare che è il luogo dove abitano e vivono le persone in carne ed ossa, dove si consuma la vita vera, essendo il centro ormai un museo a cielo aperto. Un luogo attraversato solo da fiumi di turisti e disseminato di mangiatoie aperte a tutte le ore del giorno e della notte. Ma più che la definizione è interessante capire quali trasformazioni hanno subito in questi anni. C’è un’espressione, usata in passato dal Comandante Marcos, che a me sembra adeguata per capire cosa è successo...

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