Politica

D’Alema per il no e per il dopo

D’Alema per il no e per il dopoMassimo D'Alema ieri a Roma – lapresse

Referendum «Si può segnare la fine del partito della Nazione». L’ex premier ritrova la folla. Sfida a Renzi su Italicum e riforma. Colpi di fioretto con le minoranza Pd. Intesa con vecchi avversari. «Apro uno spazio per altri». Calvi presidente del nuovo comitato Una proposta per far durare la legislatura

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 6 settembre 2016
«Come si dice? Non perdiamoci di vista». Orfini gli ha dato del «girotondino», cioè la massima offesa per il «professionista della politica», e Massimo D’Alema si diverte a chiudere il suo comizio del ritorno – un’ora, invece dei venti minuti annunciati – citando il Nanni Moretti del 2002. Per la prima uscita nella veste di rappresentante del No, il «leader massimo» un po’ recita se stesso – «fatto questo torno al mio lavoro, mi sto occupando del rinnovamento del pensiero della sinistra mondiale» – un po’ cambia verso anche lui, mostrandosi spietato critico delle riforme costituzionali tentate o riuscite vent’anni...

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