Politica
Dalla Liga veneta al «partito italiano», il Leone di San Marco è stato domato
Dalla secessione a oggi Quando Bossi inseguiva il miraggio del «Melone», la lista autonomista di Cecovini
Il «lighista» Rochetta dopo la liberazione dei «serenissimi» – Ansa
Dalla secessione a oggi Quando Bossi inseguiva il miraggio del «Melone», la lista autonomista di Cecovini
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 13 gennaio 2018
Ernesto MilanesiPADOVA
Lega: senza più denominazione geografica. Salvini premier nel simbolo, perché l’assalto a palazzo Chigi conta più di tutto. NELLA LEGA 4.0 Umberto Bossi rappresenta solo un ingombrante ricordo e perfino il «barbaro sognante» Bobo Maroni è al capolinea. Dal pantheon della Padania virtuale sono stati espulsi insieme al Carroccio di Alberto da Giussano tanti altri simboli: il primo sindaco-sceriffo di Treviso Giancarlo Gentilini, l’assessore regionale lombardo alla sanità Alessandro Cè, il ministro del bilancio Giancarlo Pagliarini, gli assessori comunali di Cremona Jane Alquati e Claudio Demicheli, il sussidiario veneto del Quirinale Flavio Tosi, fino al consigliere comunale di Monteriggioni (Siena)...