Visioni

Dalla maschera alla macchina da presa

Dalla maschera alla macchina da presa

Jerry Lewis Il regista «pittore» amato da Godard

«Ritengo Jerry Lewis più un pittore che un regista», sosteneva Jean-Luc Godard davanti a un Dick Cavett piuttosto confuso ancorché affascinato dalla potenza di sintesi del suo interlocutore. «Probabilmente lui nemmeno lo sa. Lui è il continuatore delle cose che facevano Harry Langdon, Buster Keaton e Charlie Chaplin. Lui lavora con lo spazio. Lui non carrella e non fa tutte quelle robe che invece fanno i cosiddetti cineasti moderni. Lui è interessato allo spazio e all’inquadrare. È un ottimo ’inquadratore’. Possiede un grande senso della geometria. Per essere un comico devi essere molto bravo con la geometria». Basterebbero queste poche...

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