Italia
Dalla prima migrazione a oggi, in vent’anni nulla è cambiato
La città del tessile La tradizione e il distretto del sommerso
Prato, laboratorio tessile – Ba Gigi
La città del tessile La tradizione e il distretto del sommerso
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 3 dicembre 2013
Riccardo ChiariPRATO
Il distretto pratese delle confezioni «funziona». Si è strutturato nell’ultimo quarto di secolo, con i progressivi aggiustamenti chiesti da un mercato che si apriva all’intero continente, e produce grandi profitti. Lo sta facendo anche negli anni della crisi, con una dinamica che va oltre gli stessi confini dello stato nazionale. Ci guadagnano quasi tutti, in un modo o nell’altro, in maggiore o minore misura. Solo due le eccezioni, assai indicative. Per primi i lavoratori, i «senza nome», arrivati più o meno clandestinamente dalla Cina per finire alla base della piramide economico-sociale. A ruota c’è il pubblico: stime anche prudenziali calcolano...