Alias Domenica

Dalla Russia postmoderna, uno sberleffo metafisico

Dalla Russia postmoderna, uno sberleffo metafisicoVitaly Komar e Alex Melamid, «La bandiera rossa», 1984

Racconti Secondo tassello di una trilogia sul medioevo venturo, «Cremlino di zucchero» sgretola la sintassi dei suoi racconti, editi da Atmosphere, fra dramma naturalista e erotismo

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 29 gennaio 2017
Lavorano, in fabbrica e in redazione, bevono il tè e passeggiano per i boschi, secondo il più irreprensibile realismo socialista. Poi tutti, in ogni racconto, tirano fuori un pacchetto con un blocchettino di sostanza scura, la cui consistenza e odore sono abbastanza inequivoci. Si siedono e mangiano. Questa era la Norma dell’alienante quotidianità sovietica nella lettura di Vladimir Sorokin, angelo nero della letteratura clandestina e del postmoderno russo, scandalista per eccellenza, divoratore e dissettore della parola altrui, dotato da sempre di un fiuto rabdomantico per i mutamenti della società attraverso la lingua, e viceversa. A distanza di trent’anni nulla è...

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