Cultura

Dalla Transilvania alle periferie dell’isolamento morale

Dalla Transilvania alle periferie  dell’isolamento morale

ÁDÁM BODOR Un'intervista con lo scrittore ungherese di cui di recente il Saggiatore ha pubblicato il romanzo «Boscomatto»

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 marzo 2019
Ungherese di Transilvania, lo scrittore Ádám Bodor è nato a Cluj (Kolozsvár in ungherese) nel 1936 da una famiglia di origini ungheresi e armene. È vissuto in Romania fino al 1982 per poi trasferirsi a Budapest, dove tuttora vive e lavora. Condannato nel 1953 per «cospirazione contro lo Stato e diffusione di stampa sovversiva» a cinque anni di reclusione, poi ridotti a tre, Bodor è considerato uno dei maggiori esponenti della narrativa ungherese contemporanea. A febbraio è uscito Boscomatto (titolo preferito da Il Saggiatore a quello originale: Verhovina madarai, Uccelli della Verhovina), nella pregevole traduzione di Mariarosaria Sciglitano. Prima di...

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