Alias Domenica
Dalla «Vita nuova» alle Rime: Carrai nella storia del testo
Filologia dantesca Nome, datazione e altri nodi filologici del primo libro di Dante, nella raccolta di studi di Stefano Carrai per le Edizioni della Normale. E sulle varianti d’autore, la questione onomastica di Lapo...
Tino da Camaino, frammento della Fede, già sopra la porta est del Battistero di Firenze, 1320-’24 ca., Firenze, Museo dell’Opera del Duomo
Filologia dantesca Nome, datazione e altri nodi filologici del primo libro di Dante, nella raccolta di studi di Stefano Carrai per le Edizioni della Normale. E sulle varianti d’autore, la questione onomastica di Lapo...
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 15 novembre 2020
Il metodo filologico del Lachmann approdò alla letteratura italiana – nel suo duplice alveo latino e volgare – giusto a cavallo tra Otto e Novecento, con le due magistrali edizioni critiche del De vulgari eloquentia (1896), di Pio Rajna, e della Vita nuova, di Michele Barbi (1907). Nel nome di Dante, dunque, e non c’è da stupirsi. L’edizione del De vulgari – l’introduzione è tuttora un modello di scuola – non chiuse la strada agli studiosi successivi in forza della scoperta, due decenni dopo, di un terzo e decisivo testimone manoscritto, il codice Lat. folio 437 della Staatsbibliothek di Berlino,...