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Dalle Coree il mirino di Trump si sposta sull’Iran
Medio Oriente La dichiarazione di Panmunjom circa un trattato di pace tra le due Coree da firmarsi entro la fine dell’anno, fa cadere l’ultima frontiera della Guerra fredda, quella sul 38° parallelo che divide in due la penisola coreana. Che cosa resta dell’Asse del male di George W. Bush? Soltanto la Repubblica islamica dell’Iran
Un'immagine delle proteste contro le sanzioni Usa in Iran – Lapresse
Medio Oriente La dichiarazione di Panmunjom circa un trattato di pace tra le due Coree da firmarsi entro la fine dell’anno, fa cadere l’ultima frontiera della Guerra fredda, quella sul 38° parallelo che divide in due la penisola coreana. Che cosa resta dell’Asse del male di George W. Bush? Soltanto la Repubblica islamica dell’Iran
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 29 aprile 2018
Immaginate di giocare a Risiko: il presidente statunitense Donald Trump ha tanti carri armati neri rivolti sul suo fronte occidentale. L’avvicinamento tra le due Coree gli permette di spostarne un bel mucchietto in Medio Oriente, rivolgendo i cannoni verso l’Iran. La fortuna potrebbe non giocare a suo favore, ma ne ha talmente tanti che, se anche non vincesse a ogni mano, prima o poi riuscirebbe a sopraffare i carri armati verdi dell’Iran. Trump tira i dadi con accanimento, soffiandoci sopra, perché lui e i falchi che siedono a Washington ce l’hanno a morte con gli ayatollah. Per quale motivo? Perché l’Iran...