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Dalle ordinanze dei sindaci agli anfibi fascisti

Dalle ordinanze dei sindaci agli anfibi fascistiManifestazione per i diritti dei migranti a Roma – @simonagranati

Commento. La violenza capillare che passa per le istituzioni e legittima i rigurgiti di fascismo è un pericolo per il sistema dei diritti.

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 10 aprile 2019
Come si dice, il cerchio in fine si chiude: e nella maniera più ignominiosa. Era il luglio del 2015 quando un’ordinanza del sindaco di Ventimiglia vietava «la manipolazione e la somministrazione di alimenti e bevande» per strada a chi ne avesse bisogno (ma è probabile che altre disposizioni simili già fossero state emesse). Ciò avveniva a Ventimiglia perché, allora come oggi, tanti migranti allo stremo e spossessati di tutto, in attesa di passare la frontiera, chiedono cibo per sé e i propri figli. Le sanzioni previste per chi non avesse ottemperato all’ordinanza andavano dall’arresto (fino a tre mesi) alla multa...

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