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Dopo l’epidemia, dall’economia alla priorità dei diritti
Ricostruzione Il nostro obiettivo è quello di tornare alla crisi “di prima” o vogliamo provare a progettare un’altra idea di società? In verità, la prima ipotesi è solo una grande illusione, perché la storia non può ripetersi (se non come farsa, diceva qualcuno)
Ricostruzione Il nostro obiettivo è quello di tornare alla crisi “di prima” o vogliamo provare a progettare un’altra idea di società? In verità, la prima ipotesi è solo una grande illusione, perché la storia non può ripetersi (se non come farsa, diceva qualcuno)
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 27 maggio 2020
L’appello per ricostruire il Paese dopo l’epidemia promosso da Sbilanciamoci! riguarda essenzialmente i temi economici e prova a rilanciare il ruolo dell’intervento pubblico dopo decenni di ubriacatura neoliberista. Ciò potrà avvenire solo se le nuove politiche economiche saranno sorrette da un’adeguata cultura giuridica in grado di regolare l’intervento delle istituzioni pubbliche. È per questo che il dialogo tra economia e diritto appare un presupposto necessario per ogni azione di cambiamento. Lo dimostra la storia alle nostre spalle segnata dal divorzio tra un’economia percepita come un ordine naturale e un diritto come strumento al servizio dell’ordine politico. È via via sfumata...