Europa
Dall’opposizione dura al regime di Salazar al ripensamento sul Memorandum
Mário Soares Protagonista della transizione democratica dopo la Rivoluzione dei garofani. Poi premier e capo di Stato, fino al 1996
Mario Soares durante un comizio a Lisbona nel maggio 1975
Mário Soares Protagonista della transizione democratica dopo la Rivoluzione dei garofani. Poi premier e capo di Stato, fino al 1996
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 8 gennaio 2017
Goffredo AdinolfiLISBONA
Una delle figure più emblematiche, complesse e sotto certi aspetti controverse del Portogallo post salazarista quella di Mário Soares, la cui vita politica può essere divisa in tre fasi distinte: oppositore al regime autoritario (fino al 1974), protagonista della transizione e normalizzazione democratica (1974-1976) e la terza quella di leader del socialismo portoghese, primo ministro e capo di Stato, fino al 1996. SOARES AVEVA 19 ANNI (1943) quando si schiera con le forze di opposizione al regime salazarista entrando a fare parte del Movimento de Unidade Nacional Antifascista (Munaf) legato al Partido Comunista Português di Alvaro Cunhal. Negli anni cinquanta...