Europa
Dall’Ue ancora un attacco ai salari. Olli Rehn provoca, la Ces risponde
Neoliberismo Bruxelles chiede di tagliare gli stipendi per la ripresa. I sindacati europei: "Sono politiche fallimentari"
Il commissario europeo Olli Rehn – Reuters
Neoliberismo Bruxelles chiede di tagliare gli stipendi per la ripresa. I sindacati europei: "Sono politiche fallimentari"
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 31 agosto 2013
Riccardo ChiariROMA
Una provocazione. Per la Confederazione dei sindacati europei è l’unica chiave di lettura possibile della proposta di Olli Rehn di ridurre i salari del 10% per rilanciare la crescita. L’ineffabile vicepresidente della Commissione europea non è nuovo a sortite del genere. Ma nonostante la delega agli affari economici e monetari che ne fa un uomo forte di Bruxelles, l’idea di comprimere ulteriormente gli stipendi è in aperta controtendenza con le analisi di centri studi ed economisti, non soltanto eterodossi. Nel vecchio continente continuano a farsi sentire gli effetti deleteri delle politiche di cieca austerity imposte dalla Ue. Eppure Rehn rilancia,...